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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

Il futuro di Gaza e i "due Stati"

 La Cisgiordania, negli anni denominata "i territori", sottinteso occupati da Israele nel 1967 e mai mollati, anzi nutriti di "insediamenti" ebraici, è un modello per fare previsioni circa il futuro della striscia di Gaza, occupata oggi dall'esercito israeliano e destinata a non essere mollata più, a spese naturalmente dei palestinesi. Tale previsione implica che la cosiddetta soluzione dei due Stati, oramai sventolata anche dai peggiori arnesi del globo, è impossibile. Era difficile prima della guerra attuale, oggi è impossibile perché a Israele non conviene, anzi: conviene meno di prima. Santiiddio! Stanno facendo piazza pulita, perdono perfino qualche soldatino, e dovrebbero dopo domani mollare la striscia e tutti gli affari che comporta? No, niente due Stati, che per altro erano il minimo sindacale ... E' la pressione oggettiva (demografica) dei milioni di arabi interni ed esterni che alla fine, chissà quando, costringerà Israele a diventare uno Stato co

E' iniziato tutto ...

 A un bambino serve qualche anno di esperienza, se non di studio, per capire che le cose della vita non iniziano quando lui comincia a parteciparvi, ma che erano iniziate da un pezzo e continueranno dopo che lui, cresciuto e invecchiato, sarà tra i più. Per cui i cretini e/o imbroglioni che insistono a puntualizzare che la guerra tra Ucraina e Russia è iniziata con l'invasione russa di due anni fa, a puntualizzare che la distruzione di Gaza è iniziata con la sortita dei miliziani Hamas nel territorio israeliano, sembra che siano rimasti allo stadio infantile, egocentrico e astorico. 

Mammole mitra e bombe

 Delle paturnie scritte e naturalmente ben remunerate di qualche scrittorastro ebreo israeliano, o d'altri Paesi, politicamente me ne frego. Quello che politicamente conta è che, nel quadro di infamia oppressiva esercitata da parte degli ebrei annidati da oltre 70 anni in Palestina ai danni dei palestinesi, è in corso un vero massacro nella striscia di Gaza, la distruzione dei centri abitati, una "pulizia etnica" che porterà all'allargamento del territorio ebraico in Palestina. Senza contare la Cisgiordania, dove si opprimono e si ammazzano palestinesi, non a migliaia, è vero, ma a decine sì.

Pogrom?

 I pogrom furono in Russia nei primi anni dello scorso secolo insurrezioni della maggioranza cristiana* contro la minoranza ebraica. Anche la cosiddetta notte dei cristalli (Kristallnacht) fu nel Novembre 1938 in Germania una sorta di pogrom effettuato ai danni degli ebrei e delle loro vetrine commerciali, da cui il suggestivo nome. Tutti vedono dunque che denominare pogrom, come diversi cretini e/o imbroglioni vanno facendo da diverse settimane, la sortita di miliziani Hamas fuori da Gaza realizzata lo scorso 7 Ottobre è sbagliato, infatti il territorio israeliano investito dai miliziani Hamas non è riferibile a una minoranza oppressa come furono ai tempi gli ebrei russi e gli ebrei tedeschi, ma è riferibile invece a una maggioranza oppressiva come sono gli ebrei israeliani.  * Interessante è un libro scritto da Cesare De Michelis e intitolato La giudeofobia in Russia .

Brigitte Bardot

  L'ottantanovenne Brigitte Bardot - i meno giovani se ne ricorderanno, era molto bellina ai suoi tempi, anche se qualche invidiosa poteva soffiare: 'assomiglia a un cane pechinese' - appare sui media in questi giorni per aver proclamato che non vuol "morire musulmana".  In Francia quella dei musulmani è una forte presenza e può generare difficoltà, anche perché molti musulmani francesi non sguazzano nell'oro e sapete com'è ... In Italia, dove dobbiamo accontentarci di Sophia Loren e dove non ci sono tanti musulmani come in Francia,  ho notato che diversi media destrorsi manifestano tuttavia grande antipatia per tale minoranza in quanto possibile disturbatrice degli usi e costumi cristiani ... una conseguenza di tale posizione è che tali media in questi mesi stanno impettiti dalla parte di Israele, cioè dalla parte del torto. 

Propaganda filoisraeliana

  A parte che qualche volta possono in sé essere buoni, i film a centinaia sulla persecuzione patita dagli ebrei negli anni quaranta del secolo scorso vengono propinati senza sosta a scopo propagandistico, cioè sono al servizio delle politiche israeliane. L'immagine del povero ebreo prigioniero, affamato, morituro, tormentato dal perfido "nazista" (meglio distinguere i bravi tedeschi di oggi dai nazisti, no?) dovrebbe giustificare le porcate immani che da più di 70 anni sono fatte ai danni dei palestinesi (o "arabi", come preferiscono dire molti ebrei così togliendo ai palestinesi anche il nome). I film a centinaia sulla persecuzione patita dagli ebrei, la cosiddetta giornata della memoria, le cosiddette pietre d'inciampo, sono tutte manifestazioni della prepotenza ebraica, della pubblicità pro Israele. Le pagano i palestinesi per primi e subito dopo le molte deboli menti che si lasciano abbindolare. 

American Israel Public Affairs Committee

  Se l'Onu vota qualche risoluzione, alcuni membri più uguali degli altri (pesci grossi o gonfiati del "consiglio di sicurezza") possono bloccarla - a parte che una quantità di risoluzioni Onu sono restate negli anni carta da archivio. Il rappresentante Onu degli Usa ha posto tempo fa il veto su una risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco su Gaza per motivi di interesse umano-sociale ("umanitario" nella lingua del Big Brother). Prendersela con gli Usa per questo veto significa essere o fessi o ipocriti. Gli Usa sono il protettore principale di Israele, il fornitore di soldi e armi; negli Usa la lobby ebraica (AIPAC) è del resto potentissima e paga congressisti, senatori, giornali e giornalisti, da sempre. Israele è un cagnolino che tiene al guinzaglio un grosso mastino, gli Usa, che tengono a loro volta al guinzaglio Israele. Se c'è qualche possibilità che gli Usa smettano di alimentare la guerra in Ucraina, non è possibile che tolgano la spina a Israel

Auguri

I nizio oggi un nuovo blog che prosegue il lavoro cominciato diversi anni fa, prima con "Minima, catalogo dei rovesci umani", poi con "Ultimo taccuino di Nicola Spinosi", infine con "Il blog delle spine" (33.000 visite), affogato quest'ultimo nella prepotenza delle tecnicità medico-ortopediche, spinali ... credo ...